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Arno Stern ha dedicato 70 anni della sua vita allo studio del disegno, dimostrando che i bambini non “disegnano” ma “tracciano”, per una necessità organica. Il “disegno infantile”, indica Stern, non ha ragione di essere definito così perché non si tratta di “disegno” ma di “atto del tracciare” e non ha a che fare né con l’arte né con la comunicazione.

15 e 21 giugno ore 20.45: “Proteggi la mia traccia e sarò felice. Gli studi di Arno Stern.”

Perché i bambini disegnano? Come custodire la traccia e proteggere dai condizionamenti il bambino che disegna?

L’essere umano traccia (più impropriamente si usa il termine “disegna”) spinto da un bisogno istintivo che ha a che fare con la memoria dello sviluppo dell’organismo. Nessuno ricorda razionalmente i primi due anni di vita, eppure noi abbiamo vissuto tutto il periodo prenatale e fino ai due anni. Dov’è finita questa memoria? Attraverso l’atto del tracciare vi si può attingere per ristabilire un equilibrio prezioso per essere se stessi.

E se questa necessità fosse caratteristica dell’essere umano a qualsiasi età?

In questa nuova visione, confermata da almeno 750.000 disegni raccolti da Stern, come relazionarsi con un bambino o una bambina  che disegna? Chiedere spiegazioni, commentare, lodare, mostrare o appendere i disegni, correggere, insegnare?

22 giugno ore 20.45: “Il Gioco del dipingere e il Closlieu”

Arno Stern, in 70 anni di esperienza, ha messo a punto un gioco, il Gioco del dipingere e un atelier dedicato, il Closlieu: un’oasi dove la persona, di qualsiasi età, può davvero ritrovare il piacere profondo di gesti spontanei e la Traccia Naturale può trovare la sua massima espressione.

Ė un gioco molto speciale, aperto a tutti dai 2 anni ai 100, che rafforza la fiducia in se stessi, l’autonomia di pensiero e una mente creatrice.

Parlerò del Gioco del dipingere in generale e a fine serata risponderò ad eventuali richieste di informazioni per chi vorrebbe partecipare a Vicenza.