Il gioco del dipingere in breve

Non è un corso di pittura né un laboratorio, ma una pratica lontana da giudizi e da competizioni, per vivere un profondo benessere e ritrovare la propria autenticità. Aperta a tutti dai 2 ai 100 anni.

Ė stato messo a punto da Arno Stern per proteggere le persone dai troppi condizionamenti (giudizi, competizione, esibizione, consumismo,…) che negli ultimi 50 anni hanno disturbato l’Espressione dell’essere umano e l’atto del tracciare, in particolare di bambini e bambine.

Ognuno di noi ha la necessità organica di tracciare per il puro piacere di farlo.

Purtroppo la società dell’ultimo secolo ha confuso l’atto del tracciare (il così detto “disegno infantile”) con l’arte; ha spinto così a mettere in atto una serie di atteggiamenti che disturbano l’essere umano, esponendolo, fin dai sui primi gesti sul foglio, a correzioni, commenti e giudizi, facendogli così perdere la fiducia nelle proprie capacità e il piacere di disegnare (tracciare).

Perché molti bambini e bambine fin da piccoli amano scarabocchiare o disegnare ma crescendo perdono questo piacere? Ti senti una o uno di queste bambine o di questi bambini?

Il Gioco del dipingere è un gioco molto speciale che, grazie alle sue condizioni uniche, offre l’opportunità di:

• riscoprire il piacere di tracciare (disegnare);
• rafforzare la fiducia in se stessi e l’autonomia di pensiero;
• autodeterminarsi;
• sviluppare una mente creatrice.

Ė adatto a tutti, dai 2 ai 100 anni, indipendentemente dall’età, dalla cultura dall’esperienza e dalle caratteristiche personali o abilità.
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Gli studi di Arno Stern alla base del Gioco del dipingere

Arno Stern (1924-2024) apre con i suoi studi lo sguardo sull’atto del tracciare dell’essere umano: fin da piccolo traccia con la stessa spontaneità, lo stesso entusiasmo e lo stesso piacere con cui gioca ed è spinto da una necessità dell’organismo.

I tracciati evolvono durante tutto l’arco della vita secondo un’evoluzione programmata che andrebbe salvaguardata.

Con una raccolta di più di 500.000 dipinti, mostra con evidenza che ogni essere umano indipendentemente dall’etnia, dal sesso, dall’età, dalla cultura, dalla personalità e dall’esperienza, manifesta gli stessi tracciati secondo un codice universale che, appartiene a quella che le neuroscienze definiscono “memoria cellulare”.

Dunque bambini e bambine quando tracciano incontrano la parte più autentica di se stessi ed è necessario quindi creare le condizioni ottimali affinché questo accada.

Stern ha messo a punto un atelier, il Closlieu, dove avviene il Gioco del dipingere: un’oasi dove, grazie alle condizioni, la Traccia Naturale può trovare la sua massima espressione, la persona ha l’opportunità di ritrovare il piacere profondo di “disegnare/tracciare”, riscoprire se stessa e autodeterminarsi.

Per saperne di più clicca:
– Arno Stern
– La Traccia Naturale
– L’atelier (il Closlieu)