Come coltivare fin da piccoli la capacità umana di giocare, di immaginare e di entusiasmarsi per vivere meglio? Perché è così importante regalare ai bambini spazi e tempi per il gioco libero? E perché è altrettanto importante che anche gli adulti si ritaglino spazi di gioco? Dopo il successo presso la Fondazione Zoé di Vicenza, la conferenza “LiberaMENTE in GIOCO” arriva a Bassano del Grappa (VI) in collaborazione con CasaMamma Accompagnamento alla nascita.
Io (Maria Pia Sala) e Giuseppe Vignato, ipnologo, cercheremo di dare una risposta a questa domanda condividendo con voi alcune riflessioni, prenota il tuo posto!
lunedì 24 ottobre 2016 alle ore 20.30
Villa Angaran San Giuseppe – Ca’ Morosini 41 a Bassano del Grappa (VI)
(posto limitati – prenotazione consigliata a questo link)
Gioco, entusiasmo e libertà sono tre parole chiave che descrivono uno stato mentale di benessere, quello in cui vive un bambino libero da sovrastrutture, paure, giudizi e imposizioni, svincolato da tutto ciò che lo condiziona e che non gli permette di vivere con intensità e autonomia la sua crescita naturale.
Se chiedessimo a una persona di ricordare un momento felice della propria infanzia, nella maggior parte dei casi le verrebbe in mente un episodio in cui stava giocando, magari all’aria aperta e senza un adulto presente. Questo perché lo stato mentale del gioco libero è uno stato naturale che permette di vivere intensamente un’esperienza, radicare in profondità le emozioni e vivere il momento senza preoccuparsi del passato e del futuro.
Molto spesso, crescendo, si perde tale stato mentale perché ogni nostra azione è sottoposta continuamente all’attenzione degli altri, quasi sempre adulti che, pur con tutte le migliori intenzioni, valutano, giudicano, etichettano e incasellano ogni cosa. Ecco, dunque, che la nostra libertà profonda e il nostro essere intimo vengono continuamente ostacolati dai condizionamenti e in particolare dalla paura: timore di sbagliare, di non essere all’altezza, di deludere qualcuno, di non essere capace, di non essere adeguati, di non riuscire.
Coltivare invece uno stato mentale di libertà, libero da questi ostacoli, porta ad agire con entusiasmo, passione e intensità, e cioè a giocare.
Purtroppo l’atto del “giocare”, quale capacità mentale appartenente ad ogni età, sta perdendo sempre più il suo valore e, se ai bambini si concede di giocare quando hanno finito i compiti, se sono stati bravi o se avanza tempo, per gli adulti il gioco ha un’accezione quasi sempre negativa, che richiama all’immaturità o alla perdita di tempo.
Moltissimi studi dimostrano invece che il gioco è parte integrante della vita dei bambini, è di fatto un lavoro e il modo più importante ed efficace per apprendere. Se un bambino sa giocare, da adulto sarà in grado di affrontare la vita con fiducia, sicurezza e autonomia. È dimostrato, infatti, come anche per l’adulto lo stato mentale del gioco sia determinante, perché rappresenta la propensione che permette di sperimentare, scoprire, rinnovarsi e prendere in mano la propria vita.
Coltivare ad ogni età la capacità mentale di giocare, significa quindi mantenere viva l’opportunità di essere protagonisti della propria vita ogni giorno, in ogni scelta e in ogni azione. La mente che sa giocare vive con intensità, curiosità, passione ed entusiasmo.
a cura di Maria Pia Sala e Giuseppe Vignato